mutui: fisso o variabile ?
i tassi di interesse sono in salita ormai da diversi mesi e chi per comprare casa con un muto si pone la domanda se scegliere un tasso fisso o un tasso variabile.
un problema che da diversi anni sembrava sparito, perchè con il costo del denaro praticamente a zero l'unica vera spesa era la commissione che la banca applicava a determinare il reale costo del denaro.
abbiamo visto mutui infatti al tasso fisso del 1 %, cosa che non era mai successa negli ultimi 50 anni.
scoprire oggi che si sono attesati attorno al 4% fa impallidire coloro che si affacciano al mercato immobiliare: in realtà sono tassi ancora relativamente bassi, se si considera la media degli ultimi 30-40 anni, infatti alla fine degli anni 70 i tassi medi viaggiavano dal 16 al 20% mentre e ridosso dell'entrata dell'euro, nel fatidico anno 2000, un buon tasso fisso si aveva al 6%.
i nostri genitori sono arrivati a restituire anche il quadruplo di quanto ricevuto dalla banca, per cui non dobbiamo farci spaventare.
tornando al problema però di quale tasso scegliere vi è una sola discriminante da tenere presente, a mio avviso se si deve fare un mutuo nei prossimi 2/4 mesi:
c'è la possibilità di sopportorare un lieve ulteriore rialzo dei tassi ?
mi spiego meglio, visto l'attuale differenza tra una rata a tasso fisso ed una a tasso variabile, sicuramente più bassa la seconda, nel caso di un rialzamento nei prossimi mesi, il bilancio familiare e la possibilità di pagare la rata mensile senza troppo affanno, sono seriemente compromessi ?
se si deve essere escludere il tasso variabile e quindi occorre concentrarsi eslucisvamente sul tasso fisso, più costoso ma che mette al riparo da oscillazioni pericolose per chi è al limete della sopportabilità della rata. se si sopporta quella rata per i prossimi trenta anni si può procedere, altrimenti occorre aspettare.
se invece un aumento presumibile di dei tassi di interesse nel breve periodo di almeno mezzo punto percentuale, e finanche di un punto, non sposta comunque la sostenibilità della rata è consigliabile fare un variabile, per il quale nel medio e lungo periodo sono attesi assai probabili diminuzioni, contro una qualche sofferenza nel breve periodo di 6-12 mesi.
bisogna essere lucidi nella scelta e non vestire nello stesso tempo i panni dell'investitore e del risparmitore, due vestiti che non si possono inossare contemporaneamente.