luglio: è tempo di bilanci
a luglio finisce l'anno cosidetto "commerciale". la lunga pausa estiva di fatto segna lo stacco più prolungato delle attività e in alcuni settori rappresenta la vera fine di un periodo durato 11 mesi o, se vogliamo semplificare, di un anno.
prima di affrontare questi argomenti vale sempre ricordare che il mercato immobiloiare italiano è considerato "opaco" o meglio poco trasparente, perchè non esiste una banca dati realmente attendibile, basata su valori matematici riscontrabili ed analizzabili. tutte le analisi si basano su sentiment, su domande fatte agli operatori in cui si chiede "pensando alle vendite fatte dell'ultimo trimestre, i prezzi sono saliti più o meno del 1% ?" non esite un comparabile, ovvero un campione basato su misure univoiche delle superfici degli immobili, una parametrazione dello stato di manutenzione, una parametrazione univoca del grado di aprrezzamento della zona.
detto questo ci sono dei dati comunque inequivocabili, i mutui sono scesi, a seguito degli abbassamenti dei tassi della anca Centrale Europea; la media è di circa il 3,20 sui tassi fissi, e le abitazioi in vendita ed in affitto sono diminuite, per vari motivi analizzati anche nella news precedente.
l'ABI conferma che i tassi di interesse praticati dalle banche sui mutui sono diminuiti a maggio 2024 per il sesto mese consecutivo. I tassi medi sono scesi al 3,61% dal 3,67% di aprile 2024, dopo aver raggiunto il massimo raggiunto a novembre 2023, ovvero il 4,50%. La riduzione riguarda sia i mutui a tasso fisso che quelli a tasso variabile ed è facile immaginare che l’impatto del taglio del costo del denaro deciso dalla Bce a inizio giugno 2024 porterà ulteriori riduzioni.
affianco a questa rilevazione si registra un'aumento dei prezzi delle case, che gli acquirenti hanno ben osservato nella loro ricerca quasi quotidiana di immobili. i due fenomeno non sono necessariamente e strettamente dipendenti, ma sta di fatto che il "drenaggio" di immobili per il settore degli affitti brevi ha provocato una diminuzione dell'offerta di case in vendita ed in affitto.
quanto durerà questo stato di cose ?
difficile da prevedere, perchè al di là di leggi e provvedimenti spauracchio sulla limitazione dei b & b è evidente che lo Stato e gli Enti locali non possono adottare provvedimenti che intervengano duramente sulla libertà dei cittadini di disporre come meglio credono della loro proprietà immobiliare: il diritto alla casa, sancito anche dalla costituzione, non può essere esercitato solo sulle spalle dei proprietari immobiliari e parallelamente lasciare che tutto il patrimonio abitativo pubblico sia gestito in modo a dir poco discutibile. inoltre da circa 20 anni è stata abbandonata la politica di costruzione di abitazioni ad edilizia convenzionata per favorire le famiglie meno abienti e tutte le aree peep, piano edilizia economica e popolare, che in teoria avrebbero dovuto garantire prezzi bassi sia nella locazione,sia nella vendita, sono state dismesse per far cassa.
qualunque governo ci amministrerà nei prossimi due o tre anni non sarà in grado di adottare provvedimenti di lungo periodo in grado di invertire questa tendenza.
quindi i prezzi delle case in Italia dovrebbero continuare a far registrare una crescita anche per i prossimi mesi, salvo congiunture economiche internazionali negative, che per altro sono goà presenti, ma che fino ad ora non hanno condizionato a quanto pare l'aumento dei prezzi degli immobili in Italia.